| Economie |
Conosci davvero il tuo patrimonio?
Patrimonio è un termine di cui si sente parlare molto spesso, in televisione, dalla stampa, nei luoghi di lavoro, in famiglia. Ma siamo sicuri di sapere cosa significa esattamente questa parola e di non avere una percezione invece distorta di quello che pensiamo essere la nostra ricchezza?

Abbiamo provato a capire cosa ne pensano le persone, attraverso un sondaggio sulla nostra pagina LinkedIn, chiedendo cosa viene in mente per prima cosa quando si pensa al patrimonio. La maggior parte delle persone ha risposto Investimenti e risparmio, molti Beni materiali e Relazioni e affetti, solo una piccola percentuale Cultura e competenze.
La maggior parte delle persone tende dunque a sottovalutare il proprio patrimonio, considerando solo gli asset più evidenti come il conto in banca o la casa di proprietà o prendendo in considerazione solo quegli aspetti più strettamente legati alla sfera economica e finanziaria. Quasi tutti non considerano alcuni aspetti non quantificabili come la cultura e le competenze, anche se diversi riconoscono il valore delle relazioni e degli affetti.
Questo scenario è spesso frutto di bias cognitivi che influenzano il nostro modo di valutare la situazione patrimoniale. La consapevolezza è il primo passo per prendere decisioni più informate e costruire un benessere economico solido e duraturo.
Alcuni errori comuni nella valutazione del proprio patrimonio
- Sottovalutare il patrimonio relazionale e culturale
Il patrimonio di una persona non è fatto solo di beni materiali e strumenti finanziari, ma anche di affetti, relazioni familiari e capitale sociale. I legami con le persone care sono una risorsa fondamentale per il benessere, così come la cultura e la formazione personale rappresentano asset che possono arricchire la vita e offrire opportunità concrete. Trascurare questi aspetti nella valutazione del proprio patrimonio significa avere una visione incompleta e potenzialmente rischiosa. - L’illusione della ricchezza tangibile
Molti considerano il proprio patrimonio solo in termini di beni materiali e facilmente quantificabili: la casa, l’auto, il conto in banca, il risparmio e magari qualche oggetto di valore. Tuttavia, considerare il patrimonio personale significa includere anche elementi meno immediatamente determinabili come la capacità di generare reddito, gli investimenti, l’indebitamento, il capitale umano. - Non considerare il tempo
Basare la nostra valutazione su un dato specifico che reputiamo significativo (e soddisfacente), senza considerare il quadro di evoluzione complessivo può indurci in errore. Per esempio, chi ha acquistato una casa a un determinato prezzo anni fa potrebbe continuare a considerarla un asset con lo stesso valore, ignorando l’andamento del mercato immobiliare, così come un lavoratore autonomo potrebbe sottovalutare l’importanza di un fondo pensione, convinto che la sua attività genererà reddito costante anche in futuro. - Non considerare le norme e il fisco
Molte persone trascurano l’impatto che la normativa può avere sulla gestione e sulla trasmissione del proprio patrimonio. La successione, le donazioni e la fiscalità sugli investimenti sono aspetti spesso sottovalutati, ma possono incidere significativamente sul valore effettivo del patrimonio. Una pianificazione patrimoniale attenta dovrebbe includere strategie per ottimizzare il carico fiscale e garantire che la trasmissione della ricchezza avvenga nel modo più efficiente e sicuro possibile.
Quattro regole d’oro per conoscere il tuo patrimonio
- Fai un bilancio completo del tuo patrimonio
Non limitarti a considerare solo conti correnti e immobili, ma elenca tutte le componenti della tua ricchezza: asset finanziari (azioni, obbligazioni, fondi), previdenza complementare, beni intangibili (competenze, network professionale, relazioni familiari e sociali), passività (mutui, debiti, impegni finanziari). Creare una panoramica dettagliata aiuta a prendere decisioni più consapevoli. - Valuta il patrimonio in ottica dinamica
La ricchezza non è statica: evolve nel tempo in base a investimenti, spese e cambiamenti professionali e personali. Rivedi periodicamente il tuo patrimonio, aggiornando i valori in base al mercato, alle tue prospettive di reddito e alla qualità delle relazioni e della tua formazione continua. - Distingui tra patrimonio disponibile e illiquido
Una casa di proprietà è un asset importante, ma è anche illiquido: convertirlo in denaro richiede tempo e spesso comporta costi. Avere liquidità sufficiente per affrontare imprevisti o cogliere opportunità è essenziale per una gestione patrimoniale equilibrata. Inoltre, non trascurare la protezione dei tuoi affetti: investire nella sicurezza e nel benessere della propria famiglia fa parte di una gestione patrimoniale lungimirante. - Fatti aiutare
Il patrimonio per la sua natura composita e per la complessità di aspetti coinvolti, richiede di essere affrontato con competenze multidisciplinari: assicurative, finanziarie, legali, psicologiche e patrimoniali. Il Consulente Patrimoniale è il collettore di un insieme di professionisti e di competenze che possono aiutarti a conoscere, proteggere, valorizzare e trasmettere il tuo patrimonio. Farlo da solo

Consapevolezza e pianificazione
Essere consapevoli del proprio patrimonio significa andare oltre la percezione superficiale e adottare un approccio strutturato alla propria ricchezza. Solo attraverso un’analisi obiettiva e dinamica possiamo evitare errori di valutazione e prendere decisioni che garantiscano stabilità e crescita nel lungo periodo
Abbiamo provato a capire cosa ne pensano le persone, attraverso un sondaggio sulla nostra pagina LinkedIn, chiedendo cosa viene in mente per prima cosa quando si pensa al patrimonio. La maggior parte delle persone ha risposto Investimenti e risparmio, molti Beni materiali e Relazioni e affetti, solo una piccola percentuale Cultura e competenze.
La maggior parte delle persone tende dunque a sottovalutare il proprio patrimonio, considerando solo gli asset più evidenti come il conto in banca o la casa di proprietà o prendendo in considerazione solo quegli aspetti più strettamente legati alla sfera economica e finanziaria. Quasi tutti non considerano alcuni aspetti non quantificabili come la cultura e le competenze, anche se diversi riconoscono il valore delle relazioni e degli affetti.
Questo scenario è spesso frutto di bias cognitivi che influenzano il nostro modo di valutare la situazione patrimoniale. La consapevolezza è il primo passo per prendere decisioni più informate e costruire un benessere economico solido e duraturo.
Alcuni errori comuni nella valutazione del proprio patrimonio
- Sottovalutare il patrimonio relazionale e culturale
Il patrimonio di una persona non è fatto solo di beni materiali e strumenti finanziari, ma anche di affetti, relazioni familiari e capitale sociale. I legami con le persone care sono una risorsa fondamentale per il benessere, così come la cultura e la formazione personale rappresentano asset che possono arricchire la vita e offrire opportunità concrete. Trascurare questi aspetti nella valutazione del proprio patrimonio significa avere una visione incompleta e potenzialmente rischiosa. - L’illusione della ricchezza tangibile
Molti considerano il proprio patrimonio solo in termini di beni materiali e facilmente quantificabili: la casa, l’auto, il conto in banca, il risparmio e magari qualche oggetto di valore. Tuttavia, considerare il patrimonio personale significa includere anche elementi meno immediatamente determinabili come la capacità di generare reddito, gli investimenti, l’indebitamento, il capitale umano. - Non considerare il tempo
Basare la nostra valutazione su un dato specifico che reputiamo significativo (e soddisfacente), senza considerare il quadro di evoluzione complessivo può indurci in errore. Per esempio, chi ha acquistato una casa a un determinato prezzo anni fa potrebbe continuare a considerarla un asset con lo stesso valore, ignorando l’andamento del mercato immobiliare, così come un lavoratore autonomo potrebbe sottovalutare l’importanza di un fondo pensione, convinto che la sua attività genererà reddito costante anche in futuro. - Non considerare le norme e il fisco
Molte persone trascurano l’impatto che la normativa può avere sulla gestione e sulla trasmissione del proprio patrimonio. La successione, le donazioni e la fiscalità sugli investimenti sono aspetti spesso sottovalutati, ma possono incidere significativamente sul valore effettivo del patrimonio. Una pianificazione patrimoniale attenta dovrebbe includere strategie per ottimizzare il carico fiscale e garantire che la trasmissione della ricchezza avvenga nel modo più efficiente e sicuro possibile

Quattro regole d’oro per conoscere il tuo patrimonio
- Fai un bilancio completo del tuo patrimonio
Non limitarti a considerare solo conti correnti e immobili, ma elenca tutte le componenti della tua ricchezza: asset finanziari (azioni, obbligazioni, fondi), previdenza complementare, beni intangibili (competenze, network professionale, relazioni familiari e sociali), passività (mutui, debiti, impegni finanziari). Creare una panoramica dettagliata aiuta a prendere decisioni più consapevoli. - Valuta il patrimonio in ottica dinamica
La ricchezza non è statica: evolve nel tempo in base a investimenti, spese e cambiamenti professionali e personali. Rivedi periodicamente il tuo patrimonio, aggiornando i valori in base al mercato, alle tue prospettive di reddito e alla qualità delle relazioni e della tua formazione continua. - Distingui tra patrimonio disponibile e illiquido
Una casa di proprietà è un asset importante, ma è anche illiquido: convertirlo in denaro richiede tempo e spesso comporta costi. Avere liquidità sufficiente per affrontare imprevisti o cogliere opportunità è essenziale per una gestione patrimoniale equilibrata. Inoltre, non trascurare la protezione dei tuoi affetti: investire nella sicurezza e nel benessere della propria famiglia fa parte di una gestione patrimoniale lungimirante. - Fatti aiutare
Il patrimonio per la sua natura composita e per la complessità di aspetti coinvolti, richiede di essere affrontato con competenze multidisciplinari: assicurative, finanziarie, legali, psicologiche e patrimoniali. Il Consulente Patrimoniale è il collettore di un insieme di professionisti e di competenze che possono aiutarti a conoscere, proteggere, valorizzare e trasmettere il tuo patrimonio. Farlo da solo può essere complicato e poco efficace, con un supporto professionale, oltre a non correre inutili rischi, puoi trasformare quello che era semplicemente un elenco di elementi nella tua ricchezza.
Consapevolezza e pianificazione
Essere consapevoli del proprio patrimonio significa andare oltre la percezione superficiale e adottare un approccio strutturato alla propria ricchezza. Solo attraverso un’analisi obiettiva e dinamica possiamo evitare errori di valutazione e prendere decisioni che garantiscano stabilità e crescita nel lungo periodo.
Ufficio Stampa:
Francesca Pavesi
tel. 380-3151378
mail: press@spazio-leonardo.it