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Il Settimo Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care (OLTC)
Autore:
Marta Sterpetti
Consulente del servizio Protezione e Benessere

Un punto di riferimento per il settore
Ho preso parte al convegno di presentazione del Settimo Rapporto dell’Osservatorio Long Term Care (OLTC), presso SDA Bocconi, un’occasione di confronto e approfondimento sulle principali dinamiche e sfide legate all’assistenza a lungo termine in Italia.
L’edizione di quest’anno della conferenza ha posto al centro del dibattito il tema dell’integrazione e delle interdipendenze all’interno del sistema sanitario, con particolare riferimento alla gestione della Long Term Care.
È emersa chiaramente la necessità di un approccio coordinato e multidimensionale per rispondere in maniera efficace alla crescente complessità dei bisogni assistenziali. L’analisi è stata supportata da un’articolata attività di indagine, condotta attraverso survey e casi studio specifici riguardanti le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) e i fenomeni connessi all’invecchiamento della popolazione.

Obiettivi del PNRR
Eleonora Perobelli1 e Elisabetta Notarnicola2 nei loro interventi hanno evidenziato come, a livello statale, l’Italia – attraverso il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) – si sia impegnata a raggiungere almeno il 10% della popolazione over 65 mediante l’erogazione dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI).
Il risvolto della medaglia
Tale assunzione, se da un lato raffigura un aumento dell’assistenza domiciliare sul territorio, dall’altro ha evidenziato una riduzione sia della qualità del servizio che del numero di ore effettivamente erogate per ciascun assistito. A ciò si aggiunge un dato preoccupante: l’aumento costante del numero di persone non autosufficienti, che attualmente ha raggiunto i 4 milioni.
Un quadro preoccupante
Si delinea, quindi, un quadro in cui si tende a offrire un’assistenza minima a un numero sempre crescente di beneficiari.
Ogni anno, la Ragioneria Generale dello Stato pubblica un report contenente dati aggiornati e proiezioni relative all’assistenza sociosanitaria destinata agli anziani e ai non autosufficienti. A partire dal 2020, la spesa pubblica destinata alla non autosufficienza, rapportata al PIL, ha registrato una significativa contrazione. La stessa riduzione è imputabile non solo a un calo della percentuale di spesa sul PIL, ma anche alla contrazione dello stesso PIL negli anni successivi, aggravata da un contesto macroeconomico caratterizzato da inflazione crescente.
Di conseguenza, la spesa pubblica effettivamente destinata ai cittadini in ambito di Long-Term Care (LTC) risulta oggi significativamente ridotta, sia in termini assoluti che in relazione ai bisogni crescenti della popolazione anziana. L’invecchiamento della popolazione rappresenta una delle principali sfide per i sistemi di welfare europei.
Come affrontare la sfida?
In questo contesto, la World Health Organization (WHO) sottolinea l’urgenza di intervenire sulla riorganizzazione e sull’interdipendenza dei servizi sociosanitari, al fine di rispondere in modo efficace e integrato ai bisogni complessi e crescenti della popolazione anziana.
È necessario affrontare la complessità assistenziale in modo sistemico, poiché i bisogni della popolazione anziana sono in costante crescita e richiedono risposte sempre più articolate e integrate. In particolare, l’impatto della demenza senile – sia in termini di incidenza che di carico assistenziale – evidenzia l’inadeguatezza dell’attuale sistema di regole pubbliche, ancora poco adatto a gestire la multidimensionalità del bisogno.
In questo scenario, le Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA) risultano spesso marginali nel dibattito pubblico e istituzionale sulla riforma dell’assistenza agli anziani, nonostante il loro ruolo cruciale nella presa in carico delle persone non autosufficienti.
La testimonianza degli operatori
Alla luce di tale scenario, si sono susseguiti numerosi interventi da parte dei gestori di Residenze Sanitarie Assistenziali (RSA), che hanno evidenziato la crescente complessità nella gestione quotidiana delle strutture, soprattutto in relazione alla scarsità di risorse, alla frammentarietà normativa e all’evoluzione dei bisogni assistenziali.
Il ruolo della pianificazione finanziaria
In questo contesto, Leonardo Assicurazioni – attraverso il Servizio Protezione e Benessere – si colloca in una posizione centrale, assumendo un ruolo sempre più strategico nel supportare i cittadini nella gestione consapevole della propria longevità, con particolare attenzione ai rischi e ai costi che ne derivano.
Il nostro approccio trova piena espressione nel supporto che forniamo alle persone per integrare nel proprio percorso di Pianificazione Finanziaria gli strumenti assicurativi (sviluppati da Generali Italia), per aiutarle a tutelarsi in modo efficace e concreto dal rischio di non autosufficienza. In un sistema pubblico che fatica a garantire risposte sufficienti e continuative, il pianificatore finanziario assume così un ruolo evoluto: non solo consulente economico, ma vero e proprio alleato nella costruzione di un futuro protetto, dignitoso e sostenibile per ogni fase della vita.
1 Lecturer presso la Divisione Government, Health and Not for Profit
2 Professor of Practice presso la Divisione Government, Health and Not for Profit
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