| Economie 

Capitalizzazione composta: l’ottava meraviglia del mondo

Conosciamo meglio l’interesse composto. Cos’è e come si calcola.

di Andrea Izzo, Valentina Patti e Riccardo Schiavone – Consulenti del Servizio Finanza e Benessere di Leonardo Assicurazioni

Albert Einstein disse una volta: “L’interesse composto è l’ottava meraviglia del mondo. Chi è in grado di comprenderlo, lo guadagna. Chi non lo capisce, lo paga”.

Cos’è l’interesse composto?

L’interesse composto (o a capitalizzazione composta) non viene riscosso ma aggiunto al capitale investito inizialmente. Viene accumulato secondo un processo che prevede il riconoscimento degli interessi maturati non solo sul capitale originario ma anche sugli interessi già maturati nel periodo precedente.

Questo processo, basato sull’accumulo di interessi, consente di massimizzare i rendimenti nel tempo. Si tratta di un meccanismo diverso da quello che caratterizza gli interessi semplici: in questo caso, infatti, gli interessi maturati negli anni precedenti non vengono conteggiati ai fini del calcolo del loro ammontare complessivo, che si riferisce esclusivamente all’importo originario.

Interesse semplice e composto: che differenza c’è?

L’interesse semplice si ha quando gli interessi maturati o pagati rimangono invariati di anno in anno (se il tasso di interesse pagato o addebitato non subisce variazioni e si mantiene invariato il capitale).

L’interesse composto è calcolato sul totale lordo alla fine dell’anno, tenendo conto degli interessi maturati negli anni precedenti. 

In altre parole, il risparmiatore o l’investitore guadagna ulteriori interessi sugli interessi, perciò i suoi rendimenti risultano “composti”.

Ma facciamo un esempio per capire meglio la differenza tra interesse semplice e interesse composto e qual è il legame tra rendimento e durata dell’investimento:

Più lunga è la durata dell’investimento, più elevati saranno i guadagni poiché la capitalizzazione composta avrà un impatto maggiore. 

Partendo dalla considerazione che chi non investe rinuncia a tutelare il potere di acquisto del denaro che viene intaccato dall’inflazione, le soluzioni di investimento che utilizzano la capitalizzazione composta sono tra le migliori opportunità di investimento. 

In particolare, gli investimenti assicurativi, che si basano sulla gestione separata e sulla capitalizzazione composta degli interessi, sono la scelta ideale per coloro che desiderano un investimento sicuro e al contempo redditizio.

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Capitalizzazione composta: l’ottava meraviglia del mondo

Conosciamo meglio l’interesse composto: cos’è e come si calcola.

di Andrea Izzo, Valentina Patti e Riccardo Schiavone – Consulenti del Servizio Finanza e Benessere di Leonardo Assicurazioni

Albert Einstein disse una volta: “L’interesse composto è l’ottava meraviglia del mondo. Chi è in grado di comprenderlo, lo guadagna. Chi non lo capisce, lo paga”.

Cos’è l’interesse composto?

L’interesse composto (o a capitalizzazione composta) non viene riscosso ma aggiunto al capitale investito inizialmente. Viene accumulato secondo un processo che prevede il riconoscimento degli interessi maturati non solo sul capitale originario ma anche sugli interessi già maturati nel periodo precedente.

Questo processo, basato sull’accumulo di interessi, consente di massimizzare i rendimenti nel tempo. Si tratta di un meccanismo diverso da quello che caratterizza gli interessi semplici: in questo caso, infatti, gli interessi maturati negli anni precedenti non vengono conteggiati ai fini del calcolo del loro ammontare complessivo, che si riferisce esclusivamente all’importo originario.

Interesse semplice e composto: che differenza c’è?

L’interesse semplice si ha quando gli interessi maturati o pagati rimangono invariati di anno in anno (se il tasso di interesse pagato o addebitato non subisce variazioni e si mantiene invariato il capitale).

L’interesse composto è calcolato sul totale lordo alla fine dell’anno, tenendo conto degli interessi maturati negli anni precedenti. 

In altre parole, il risparmiatore o l’investitore guadagna ulteriori interessi sugli interessi, perciò i suoi rendimenti risultano “composti”.

Ma facciamo un esempio per capire meglio la differenza tra interesse semplice e interesse composto e qual è il legame tra rendimento e durata dell’investimento:

Più lunga è la durata dell’investimento, più elevati saranno i guadagni poiché la capitalizzazione composta avrà un impatto maggiore. 

Partendo dalla considerazione che chi non investe rinuncia a tutelare il potere di acquisto del denaro che viene intaccato dall’inflazione, le soluzioni di investimento che utilizzano la capitalizzazione composta sono tra le migliori opportunità di investimento. 

In particolare, gli investimenti assicurativi, che si basano sulla gestione separata e sulla capitalizzazione composta degli interessi, sono la scelta ideale per coloro che desiderano un investimento sicuro e al contempo redditizio.

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Capitalizzazione composta: l’ottava meraviglia del mondo

Conosciamo meglio l’interesse composto. Cos’è e come si calcola.

di Andrea Izzo, Valentina Patti e Riccardo Schiavone – Consulenti del Servizio Finanza e Benessere di Leonardo Assicurazioni

Albert Einstein disse una volta: “L’interesse composto è l’ottava meraviglia del mondo. Chi è in grado di comprenderlo, lo guadagna. Chi non lo capisce, lo paga”.

Cos’è l’interesse composto?

L’interesse composto (o a capitalizzazione composta) non viene riscosso ma aggiunto al capitale investito inizialmente. Viene accumulato secondo un processo che prevede il riconoscimento degli interessi maturati non solo sul capitale originario ma anche sugli interessi già maturati nel periodo precedente.

Questo processo, basato sull’accumulo di interessi, consente di massimizzare i rendimenti nel tempo. Si tratta di un meccanismo diverso da quello che caratterizza gli interessi semplici: in questo caso, infatti, gli interessi maturati negli anni precedenti non vengono conteggiati ai fini del calcolo del loro ammontare complessivo, che si riferisce esclusivamente all’importo originario.

Interesse semplice e composto: che differenza c’è?

L’interesse semplice si ha quando gli interessi maturati o pagati rimangono invariati di anno in anno (se il tasso di interesse pagato o addebitato non subisce variazioni e si mantiene invariato il capitale).

L’interesse composto è calcolato sul totale lordo alla fine dell’anno, tenendo conto degli interessi maturati negli anni precedenti. 

In altre parole, il risparmiatore o l’investitore guadagna ulteriori interessi sugli interessi, perciò i suoi rendimenti risultano “composti”.

Ma facciamo un esempio per capire meglio la differenza tra interesse semplice e interesse composto e qual è il legame tra rendimento e durata dell’investimento:

Più lunga è la durata dell’investimento, più elevati saranno i guadagni poiché la capitalizzazione composta avrà un impatto maggiore. 

Partendo dalla considerazione che chi non investe rinuncia a tutelare il potere di acquisto del denaro che viene intaccato dall’inflazione, le soluzioni di investimento che utilizzano la capitalizzazione composta sono tra le migliori opportunità di investimento. 

In particolare, gli investimenti assicurativi, che si basano sulla gestione separata e sulla capitalizzazione composta degli interessi, sono la scelta ideale per coloro che desiderano un investimento sicuro e al contempo redditizio.

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