Balde: moda, sartoria e brand. La rock star dei sarti
Balde: la sua esperienza nella moda a Milano e nel mondo
Innovazione e formazione sono le parole chiave che hanno portato Balde, stilista guineano, a farsi strada nel mondo della moda e a scegliere Milano come meta professionale.
È lui stesso a raccontarci come l’esperienza maturata in tanti anni di lavoro e il saper osare, uscendo dagli schemi, rappresentino una strada per il successo.
Balde espone in Spazio Leonardo durante la Fashion Week
Conclusasi la fashion week, la moda riparte con risultati importanti. Il 2021 si è chiuso con un fatturato di oltre 83 miliardi di euro, segnando un +20,9% e Milano riaprire le porte a eventi, incontri e sfilate in presenza. Un segnale importante che, come sottolinea Carlo Capasa, Presidente della Camera della Moda, la città lombarda stia diventando sempre più un hub di riferimento. In linea con questo contesto innovativo, Spazio Leonardo ha aperto ancora una volta le sue porte alla città, esponendo per l’intera settimana della moda nella sua Gallery gli abiti più iconici di uno stilista, guineano di origine ma milanese d’adozione: Mamadou Daye Balde.
La moda per Balde, da passione a mestiere
42 anni, di origine guineana, 13 fratelli, ma nessuno creativo come lui. La sua è una passione innata per la sartoria, che ha coltivato fin dall’infanzia e che oggi è diventata il suo mestiere, la sua vita.
Quando è nata la tua passione per la moda?
“Fin da piccolo, uscito da scuola andavo in una sartoria vicino a casa a imparare il mestiere, finché a 18 anni mi hanno assunto e in poco tempo sono diventato vicedirettore del negozio. Ho capito che stavo facendo il salto di qualità quando la sartoria, una piccola realtà di paese, ha cominciato a ricevere ordini importanti, vestendo personaggi influenti del paese.”.
E l’arrivo in Europa?
“Sono partito dalla Svizzera, poi Olanda, Inghilterra e Parigi, lavoravo di giorno e studiavo la sera. Infine sono arrivato a Milano. Questa città non mi ha dato subito un lavoro, ma l’opportunità di costruirmelo, rimboccandomi le maniche. Milano è un terreno fertile per il futuro dei giovani talentuosi, come lo è stato per me”.
Milano e moda, un’opportunità per i giovani
A Milano, Balde segue un master di moda e poi compra una macchina da cucire e comincia a lavorare come sarto in casa. Inizialmente si fa pubblicità porta a porta. Grazie al passaparola nel quartiere il lavoro aumenta: 200 clienti in neanche tre mesi. L’attività si allarga e la casa diventa stretta. Nel 2003 lo stilista apre il suo Atelier.
Qual è il metodo di lavoro che caratterizza l’originalità delle tue creazioni?
“Anche se il mio brand negli anni è cresciuto molto, non ho mai voluto allontanarmi dal mio laboratorio o delegare ad altri. Ancor oggi sono sempre io che disegno, scelgo i tessuti, faccio i modelli, li lavoro. Cucio, taglio e realizzo dal manichino all’abito finito. Made in Italy e fatto a mano, è questo che caratterizza ogni mia creazione. E poi tanta sperimentazione. Non per nulla mi chiamano la Rock Star dei sarti.”.
Che valore aggiunto ha dato Spazio Leonardo al tuo evento?
“Per dare valore al lavoro e alle proprie creazioni bisogna provare, sperimentare, superare il limite. Ed è quello che ho fatto esponendo i miei capi in Spazio Leonardo, un luogo che ho definito magico fin dal primo momento in cui l’ho visto, che sprigiona un’energia unica, invita ad aprire la mente. Spazio Leonardo non è una location canonica per le sfilate di moda, per questo aver esposto proprio qui la mia collezione ha aggiunto ulteriore valore ai miei capi: ha significato sdoganare qualcosa per farla diventare ancora più bella. Per essere un creatore di tendenze bisogna andare oltre, essere un passo avanti, spingere la creatività oltre certi limiti: il risultato c’è chi lo chiama errore e chi ne coglie la genialità. Senza contare che l’aver portato la moda in una società che fa consulenza assicurativa ha dato la possibilità a un pubblico molto più vasto ed eterogeneo di avvicinarsi all’alta sartoria, che solitamente è relegata ad ambienti molto ristretti ed esclusivi.”.