| Economie |
L’importanza della pianificazione successoria e del passaggio generazionale
È questo il titolo dell’evento che si è svolto il 7 novembre nella prestigiosa cornice della sede di Aldai – Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali – nel cuore di Milano e che ci ha visto protagonisti nel trattare, da esperti professionisti nella consulenza patrimoniale, un tema di grande attualità e di altrettanto interesse: la protezione, valorizzazione e trasmissione del patrimonio. A parlare, sul palco dell’Associazione, Stefano Collarile, Responsabile del servizio di consulenza Patrimoniale, e Niccolò Di Bella, Amministratore delegato di Nest Srl, società con cui Leonardo Assicurazioni ha stretto una collaborazione nell’ottica di creare un network di esperti nei diversi ambiti che una gestione del patrimonio comporta.
Gli italiani restii a una corretta pianificazione
Quello della pianificazione patrimoniale è un tema su cui gli italiani sono ancor oggi troppo poco sensibili, come dimostrano alcuni dati presentati in apertura dell’incontro: secondo l’Ufficio centrale degli Archivi Notarili, nel 2018 solo il 12,26% degli italiani ha deciso di regolare la propria successione con un testamento, mentre secondo l’Ania solo un italiano su 18 possiede una polizza Temporanea Caso Morte.
I motivi? Molteplici: da un lato c’è un tema di tabù associato all’idea della morte a cui, per scaramanzia, si preferisce non pensare; dall’altro c’è anche una distorsione culturale che considera il testamento uno strumento adatto solo a chi possiede grandi patrimoni e comunque un qualcosa a cui pensare in una fase avanzata della vita. Allo stesso modo, anche pianificare correttamente e per tempo una successione in azienda sembra non essere un aspetto molto considerato nel nostro Paese. Sono sempre i dati a dirlo: in Italia c’è una forte tendenza degli imprenditori-capi famiglia a rimanere alla guida delle proprie imprese fino a un’età avanzata – secondo l’ISTAT la programmazione della successione è consapevolmente affrontata ben dopo i 60 anni di età dell’imprenditore – e, sempre stando ai dati AUB-ISTAT, solo il 9% delle imprese italiane che dovrebbe cambiare leadership nei prossimi 5 anni, sembra dare a questo aspetto un’importanza strategica.
Quale che sia il motivo, sta di fatto che la maggior parte delle famiglie italiane non conosce i vantaggi e i rischi di una mancata pianificazione e dunque non pianifica il proprio futuro finanziario, vivendo in una logica di brevissimo termine che non tiene conto né degli imprevisti, che possono presentarsi, né dei i fabbisogni legati alle varie fasi della vita, come per esempio l’acquisto di una casa, la perdita di reddito, la nascita di un figlio, la pensione o una lunga malattia, né spesso dello status giuridico delle molteplici tipologie di famiglia di cui si compone la società odierna (single, divorziati, conviventi…).
La normativa italiana senza dubbio mette a disposizione di persone e aziende diversi strumenti che possono essere utilizzati per assicurare un’efficace ed efficiente trasmissione del patrimonio – uno fra tutti il testamento – ma non sempre sono conosciuti e non sempre si è in grado di avere una visione completa di tutte le sfaccettature e di tutti i fattori – economici, fiscali, giuridici ma anche emotivi e affettivi – che entrano in gioco quando si parla di patrimonio.
Il ruolo del consulente di qualità
Ecco perché rivolgersi a dei professionisti di qualità può essere un valido supporto per tutti coloro che non hanno la conoscenza o l’esperienza necessaria per gestire il proprio patrimonio. La figura di riferimento è sicuramente il consulente patrimoniale come quello di Leonardo Assicurazioni, un professionista specializzato che accompagna le persone nel percorso di pianificazione e gestione patrimoniale – dalla “mappatura” delle singole esigenze, all’individuazione delle problematiche fino alla definizione degli strumenti più adatti in ogni fase del percorso e al monitoraggio evolutivo – supportato da un network di altrettanti professionisti esperti nei diversi ambiti in cui la gestione di un patrimonio può tradursi.
Rivivi l’evento
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L’importanza della pianificazione successoria e del passaggio generazionale
È questo il titolo dell’evento che si è svolto il 7 novembre nella prestigiosa cornice della sede di Aldai – Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali – nel cuore di Milano e che ci ha visto protagonisti nel trattare, da esperti professionisti nella consulenza patrimoniale, un tema di grande attualità e di altrettanto interesse: la protezione, valorizzazione e trasmissione del patrimonio. A parlare, sul palco dell’Associazione, Stefano Collarile, Responsabile del servizio di consulenza Patrimoniale, e Niccolò Di Bella, Amministratore delegato di Nest Srl, società con cui Leonardo Assicurazioni ha stretto una collaborazione nell’ottica di creare un network di esperti nei diversi ambiti che una gestione del patrimonio comporta.
Gli italiani restii a una corretta pianificazione
Quello della pianificazione patrimoniale è un tema su cui gli italiani sono ancor oggi troppo poco sensibili, come dimostrano alcuni dati presentati in apertura dell’incontro: secondo l’Ufficio centrale degli Archivi Notarili, nel 2018 solo il 12,26% degli italiani ha deciso di regolare la propria successione con un testamento, mentre secondo l’Ania solo un italiano su 18 possiede una polizza Temporanea Caso Morte.
I motivi? Molteplici: da un lato c’è un tema di tabù associato all’idea della morte a cui, per scaramanzia, si preferisce non pensare; dall’altro c’è anche una distorsione culturale che considera il testamento uno strumento adatto solo a chi possiede grandi patrimoni e comunque un qualcosa a cui pensare in una fase avanzata della vita. Allo stesso modo, anche pianificare correttamente e per tempo una successione in azienda sembra non essere un aspetto molto considerato nel nostro Paese. Sono sempre i dati a dirlo: in Italia c’è una forte tendenza degli imprenditori-capi famiglia a rimanere alla guida delle proprie imprese fino a un’età avanzata – secondo l’ISTAT la programmazione della successione è consapevolmente affrontata ben dopo i 60 anni di età dell’imprenditore – e, sempre stando ai dati AUB-ISTAT, solo il 9% delle imprese italiane che dovrebbe cambiare leadership nei prossimi 5 anni, sembra dare a questo aspetto un’importanza strategica.
Quale che sia il motivo, sta di fatto che la maggior parte delle famiglie italiane non conosce i vantaggi e i rischi di una mancata pianificazione e dunque non pianifica il proprio futuro finanziario, vivendo in una logica di brevissimo termine che non tiene conto né degli imprevisti, che possono presentarsi, né dei i fabbisogni legati alle varie fasi della vita, come per esempio l’acquisto di una casa, la perdita di reddito, la nascita di un figlio, la pensione o una lunga malattia, né spesso dello status giuridico delle molteplici tipologie di famiglia di cui si compone la società odierna (single, divorziati, conviventi…).
La normativa italiana senza dubbio mette a disposizione di persone e aziende diversi strumenti che possono essere utilizzati per assicurare un’efficace ed efficiente trasmissione del patrimonio – uno fra tutti il testamento – ma non sempre sono conosciuti e non sempre si è in grado di avere una visione completa di tutte le sfaccettature e di tutti i fattori – economici, fiscali, giuridici ma anche emotivi e affettivi – che entrano in gioco quando si parla di patrimonio.
Il ruolo del consulente di qualità
Ecco perché rivolgersi a dei professionisti di qualità può essere un valido supporto per tutti coloro che non hanno la conoscenza o l’esperienza necessaria per gestire il proprio patrimonio. La figura di riferimento è sicuramente il consulente patrimoniale come quello di Leonardo Assicurazioni, un professionista specializzato che accompagna le persone nel percorso di pianificazione e gestione patrimoniale – dalla “mappatura” delle singole esigenze, all’individuazione delle problematiche fino alla definizione degli strumenti più adatti in ogni fase del percorso e al monitoraggio evolutivo – supportato da un network di altrettanti professionisti esperti nei diversi ambiti in cui la gestione di un patrimonio può tradursi.
Rivivi l’evento
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L’importanza della pianificazione successoria e del passaggio generazionale
È questo il titolo dell’evento che si è svolto il 7 novembre nella prestigiosa cornice della sede di Aldai – Associazione Lombarda Dirigenti Aziende Industriali – nel cuore di Milano e che ci ha visto protagonisti nel trattare, da esperti professionisti nella consulenza patrimoniale, un tema di grande attualità e di altrettanto interesse: la protezione, valorizzazione e trasmissione del patrimonio. A parlare, sul palco dell’Associazione, Stefano Collarile, Responsabile del servizio di consulenza Patrimoniale, e Niccolò Di Bella, Amministratore delegato di Nest Srl, società con cui Leonardo Assicurazioni ha stretto una collaborazione nell’ottica di creare un network di esperti nei diversi ambiti che una gestione del patrimonio comporta.
Gli italiani restii a una corretta pianificazione
Quello della pianificazione patrimoniale è un tema su cui gli italiani sono ancor oggi troppo poco sensibili, come dimostrano alcuni dati presentati in apertura dell’incontro: secondo l’Ufficio centrale degli Archivi Notarili, nel 2018 solo il 12,26% degli italiani ha deciso di regolare la propria successione con un testamento, mentre secondo l’Ania solo un italiano su 18 possiede una polizza Temporanea Caso Morte.
I motivi? Molteplici: da un lato c’è un tema di tabù associato all’idea della morte a cui, per scaramanzia, si preferisce non pensare; dall’altro c’è anche una distorsione culturale che considera il testamento uno strumento adatto solo a chi possiede grandi patrimoni e comunque un qualcosa a cui pensare in una fase avanzata della vita. Allo stesso modo, anche pianificare correttamente e per tempo una successione in azienda sembra non essere un aspetto molto considerato nel nostro Paese. Sono sempre i dati a dirlo: in Italia c’è una forte tendenza degli imprenditori-capi famiglia a rimanere alla guida delle proprie imprese fino a un’età avanzata – secondo l’ISTAT la programmazione della successione è consapevolmente affrontata ben dopo i 60 anni di età dell’imprenditore – e, sempre stando ai dati AUB-ISTAT, solo il 9% delle imprese italiane che dovrebbe cambiare leadership nei prossimi 5 anni, sembra dare a questo aspetto un’importanza strategica.
Quale che sia il motivo, sta di fatto che la maggior parte delle famiglie italiane non conosce i vantaggi e i rischi di una mancata pianificazione e dunque non pianifica il proprio futuro finanziario, vivendo in una logica di brevissimo termine che non tiene conto né degli imprevisti, che possono presentarsi, né dei i fabbisogni legati alle varie fasi della vita, come per esempio l’acquisto di una casa, la perdita di reddito, la nascita di un figlio, la pensione o una lunga malattia, né spesso dello status giuridico delle molteplici tipologie di famiglia di cui si compone la società odierna (single, divorziati, conviventi…).
La normativa italiana senza dubbio mette a disposizione di persone e aziende diversi strumenti che possono essere utilizzati per assicurare un’efficace ed efficiente trasmissione del patrimonio – uno fra tutti il testamento – ma non sempre sono conosciuti e non sempre si è in grado di avere una visione completa di tutte le sfaccettature e di tutti i fattori – economici, fiscali, giuridici ma anche emotivi e affettivi – che entrano in gioco quando si parla di patrimonio.
Il ruolo del consulente di qualità
Ecco perché rivolgersi a dei professionisti di qualità può essere un valido supporto per tutti coloro che non hanno la conoscenza o l’esperienza necessaria per gestire il proprio patrimonio. La figura di riferimento è sicuramente il consulente patrimoniale come quello di Leonardo Assicurazioni, un professionista specializzato che accompagna le persone nel percorso di pianificazione e gestione patrimoniale – dalla “mappatura” delle singole esigenze, all’individuazione delle problematiche fino alla definizione degli strumenti più adatti in ogni fase del percorso e al monitoraggio evolutivo – supportato da un network di altrettanti professionisti esperti nei diversi ambiti in cui la gestione di un patrimonio può tradursi.