di Matteo Rapalli – Responsabile Comunicazione di Leonardo Assicurazioni
di Matteo Rapalli
Responsabile Comunicazione di Leonardo Assicurazioni
Un nuovo orizzonte per progettare il benessere
Negli ultimi decenni, l’Italia ha visto trasformazioni profonde nella sua struttura demografica e sociale, che stanno rendendo indispensabile un ripensamento del concetto di longevità.
L’aumento dell’aspettativa di vita, unito ai cambiamenti nei modelli familiari e nei sistemi di welfare, ha creato nuove sfide da un lato e nuove e opportunità dall’altro.
Guarda l’intervento della Dott.ssa Emanuela Notari durante la Convention ‘Progettare il Benessere’ di Leonardo Assicurazioni.
L’aumento dell’aspettativa di vita è una conquista da gestire
L’aumento dell’aspettativa di vita in Italia, tra le più alte d’Europa, solleva nuove questioni. Non si tratta solo di vivere più a lungo, ma di vivere bene. La longevità deve essere accompagnata da una buona qualità della vita, in cui la salute fisica e mentale devono essere accompagnate dalla partecipazione sociale e dalla realizzazione personale.
Il percorso di invecchiamento va concepito come un progetto, bisogna definire obiettivi e adottare tutti gli strumenti per raggiungerli. Conviene farlo subito, nel momento in cui si è nella condizione di costruire una base solida sulla quale progettare il proprio benessere futuro.
Il cambiamento demografico produce un’evoluzione culturale
Uno degli aspetti più significativi del cambiamento demografico in Italia è l’invecchiamento della popolazione. Il tasso di natalità è in costante calo e la popolazione giovanile si sta riducendo.
Questo squilibrio tra giovani e anziani ha profonde implicazioni economiche e sociali. Da un lato, il sistema previdenziale e sanitario è sotto pressione per garantire sostegno a una popolazione in età avanzata. Dall’altro, il ruolo degli anziani sta cambiando: non sono più solo destinatari di cure, ma anche risorse attive per la società. Molte persone non considerano più l’età della pensione come la fine di un ciclo, ma come una fase di passaggio. Scelgono di continuare a lavorare, di impegnarsi in attività di volontariato o comunque proseguono in un percorso di crescita personale contribuendo in modo significativo alla vita comunitaria e rappresentando una potenziale risorsa per la società.
Parallelamente, si sta sviluppando un nuovo concetto di longevità. Gli anziani di oggi sono più attivi, istruiti e tecnologicamente connessi rispetto alle generazioni precedenti. Molti di loro vivono una seconda vita, o meglio, proseguono nel loro percorso dopo il pensionamento, dedicandosi allo studio e a nuove esperienze connesse a un progetto di vita. Questa trasformazione sociale deve portare allo sviluppo di una nuova narrativa sulla vecchiaia: non va più vista come una fase di declino, ma come un periodo di realizzazione e crescita personale.
L’invecchiamento attivo: la chiave per una longevità sostenibile
L’invecchiamento attivo è un concetto centrale nel nuovo paradigma della longevità. Adottare uno stile di vita sano, definire obiettivi e strategie, sono elementi essenziali per un invecchiamento di qualità.
Assistiamo alla nascita di una “Nuova età di mezzo” tra il periodo lavorativo e la vecchiaia, una fase della vita in cui le persone possono raggiungere obiettivi specifici che prima erano incompatibili con l’attività lavorativa, e che successivamente potrebbero essere ostacolati dall’invecchiamento.
Se pianificata adeguatamente, questa fase può rappresentare un momento di crescita personale e realizzazione. La pianificazione finanziaria e il ricorso nell’ambito di un progetto a strumenti coordinati di protezione, risparmio e investimento possono garantire che questa “Nuova età” venga vissuta al massimo delle potenzialità. Investire nel proprio futuro, con una gestione consapevole delle risorse economiche, permette alle persone di affrontare questa nuova età di mezzo con serenità e sicurezza, aprendo nuove prospettive per il benessere psicofisico e la realizzazione di sogni e ambizioni che, in passato, erano difficili da perseguire.
Nella nostra ultima convention aziendale “Progettare il Benessere – Il nostro ruolo nella società” abbiamo chiesto alla Dott.ssa Emanuela Notari, figura di spicco nell’ambito della longevità e della “longevity economy”, co-fondatrice di Active Longevity Institute, di approfondire il tema. Il suo intervento ha fornito un importante e per certi versi inedito punto di vista, offrendo spunti per un approccio positivo e concreto ai cambiamenti della nostra società.
Un nuovo orizzonte per progettare il benessere
Negli ultimi decenni, l’Italia ha visto trasformazioni profonde nella sua struttura demografica e sociale, che stanno rendendo indispensabile un ripensamento del concetto di longevità. L’aumento dell’aspettativa di vita, unito ai cambiamenti nei modelli familiari e nei sistemi di welfare, ha creato nuove sfide da un lato e nuove e opportunità dall’altro.
Guarda l’intervento della Dott.ssa Emanuela Notari durante la Convention ‘Progettare il Benessere’ di Leonardo Assicurazioni.
L’aumento dell’aspettativa di vita è una conquista da gestire
L’aumento dell’aspettativa di vita in Italia, tra le più alte d’Europa, solleva nuove questioni. Non si tratta solo di vivere più a lungo, ma di vivere bene. La longevità deve essere accompagnata da una buona qualità della vita, in cui la salute fisica e mentale devono essere accompagnate dalla partecipazione sociale e dalla realizzazione personale.
Il percorso di invecchiamento va concepito come un progetto, bisogna definire obiettivi e adottare tutti gli strumenti per raggiungerli. Conviene farlo subito, nel momento in cui si è nella condizione di costruire una base solida sulla quale progettare il proprio benessere futuro.
Il cambiamento demografico produce un’evoluzione culturale
Uno degli aspetti più significativi del cambiamento demografico in Italia è l’invecchiamento della popolazione. Il tasso di natalità è in costante calo e la popolazione giovanile si sta riducendo.
Questo squilibrio tra giovani e anziani ha profonde implicazioni economiche e sociali. Da un lato, il sistema previdenziale e sanitario è sotto pressione per garantire sostegno a una popolazione in età avanzata. Dall’altro, il ruolo degli anziani sta cambiando: non sono più solo destinatari di cure, ma anche risorse attive per la società. Molte persone non considerano più l’età della pensione come la fine di un ciclo, ma come una fase di passaggio. Scelgono di continuare a lavorare, di impegnarsi in attività di volontariato o comunque proseguono in un percorso di crescita personale contribuendo in modo significativo alla vita comunitaria e rappresentando una potenziale risorsa per la società.
Parallelamente, si sta sviluppando un nuovo concetto di longevità. Gli anziani di oggi sono più attivi, istruiti e tecnologicamente connessi rispetto alle generazioni precedenti. Molti di loro vivono una seconda vita, o meglio, proseguono nel loro percorso dopo il pensionamento, dedicandosi allo studio e a nuove esperienze connesse a un progetto di vita. Questa trasformazione sociale deve portare allo sviluppo di una nuova narrativa sulla vecchiaia: non va più vista come una fase di declino, ma come un periodo di realizzazione e crescita personale.
L’invecchiamento attivo: la chiave per una longevità sostenibile
L’invecchiamento attivo è un concetto centrale nel nuovo paradigma della longevità. Adottare uno stile di vita sano, definire obiettivi e strategie, sono elementi essenziali per un invecchiamento di qualità.
Assistiamo alla nascita di una “Nuova età di mezzo” tra il periodo lavorativo e la vecchiaia, una fase della vita in cui le persone possono raggiungere obiettivi specifici che prima erano incompatibili con l’attività lavorativa, e che successivamente potrebbero essere ostacolati dall’invecchiamento.
Se pianificata adeguatamente, questa fase può rappresentare un momento di crescita personale e realizzazione. La pianificazione finanziaria e il ricorso nell’ambito di un progetto a strumenti coordinati di protezione, risparmio e investimento possono garantire che questa “Nuova età” venga vissuta al massimo delle potenzialità. Investire nel proprio futuro, con una gestione consapevole delle risorse economiche, permette alle persone di affrontare questa nuova età di mezzo con serenità e sicurezza, aprendo nuove prospettive per il benessere psicofisico e la realizzazione di sogni e ambizioni che, in passato, erano difficili da perseguire.
Nella nostra ultima convention aziendale “Progettare il Benessere – Il nostro ruolo nella società” abbiamo chiesto alla Dott.ssa Emanuela Notari, figura di spicco nell’ambito della longevità e della “longevity economy”, co-fondatrice di Active Longevity Institute, di approfondire il tema. Il suo intervento ha fornito un importante e per certi versi inedito punto di vista, offrendo spunti per un approccio positivo e concreto ai cambiamenti della nostra società.
Guarda l’intervento della Dott.ssa Emanuela Notari durante la Convention ‘Progettare il Benessere’ di Leonardo Assicurazioni.
Guarda l’intervento della Dott.ssa Emanuela Notari durante la Convention ‘Progettare il Benessere’ di Leonardo Assicurazioni.